Visitare Roma sotterranea: i 7 luoghi nascosti della capitale

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Pensiamo un attimo alla bellissima città di Roma e a come venga pensata nell’immaginario collettivo. Vedi forse il Colosseo sullo sfondo o magari il Papa che saluta da piazza San Pietro?

Probabilmente sì, ma ciò che invece in pochi sanno è che la città eterna, possiede nel suo sottosuolo una ricchezza inestimabile di reperti di grande importanza storica ed archeologica che rimangono spesso celati ai turisti in visita in città.

Una vera seconda città nascosta sotto il suo sottosuolo e sotto la moderna metropoli che ci vive di sopra. Una serie di disgrazie, come incendi, inondazioni, ma anche la trascuratezza nel corso dei secoli, hanno fatto sprofondare gran parte dell’antica città nel sottosuolo. Basti pensare che lo stesso Foro Romano sino a neanche troppo tempo fa era completamente sommerso e il suo territorio era usato per il pascolo del bestiame.

All’interno della città esistono chilometri di percorsi sotterranei, inquietanti cripte e silenziose catacombe che sono celate al di sotto del manto stradale e lontano dal traffico della capitale.

Eppure molti di questi tesori sono oggi visitabili ed è dunque possibile andare alla loro scoperta con la curiosità che spesso accomuna chi, come me, è appassionato di storia antica.

Visitare Roma sotterranea oggi non è più così difficile, basta conoscere i luoghi più belli che si trovano al di sotto della città. Ed è proprio questo l’obiettivo che ci poniamo oggi, ovvero quello di portarvi alla scoperta dei luoghi più belli che si nascondono sotto il manto stradale della città.


Cosa vedere sottoterra a Roma?

Curiosi di scoprire cosa si cela nei sottosuoli romani? La cosa curiosa che scoprirete a breve è che alcuni di questi splendidi luoghi si trovano proprio al di sotto di alcune delle zone più frequentate della città, ma molto spesso, nessuno è consapevole del fatto che si possa accedere ai sotterranei.


#1 I sotterranei della Fontana di Trevi e il Vicus Caprarius

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La Fontana di Trevi in superficie

Roma è una città che ospita più di 2.000 fontane al suo interno (che per me è una cifra incredibile), ma la sua fontana più famosa è sicuramente la Fontana di Trevi, che ogni giorno viene visitata di migliaia di turisti. Ma quanti di loro sono a conoscenza che al di sotto della Fontana di Trevi esiste un mondo da scoprire? Penso veramente in pochi.

La Fontana in superficie è sicuramente uno dei luoghi più amati da coloro che sono in visita in città e le sue dimensioni sono decisamente imponenti, con i suoi 26 metri di altezza e 49 di larghezza.

Il suo aspetto barocco è sicuramente uno dei principali motivi che spingono le persone ad ammirarne il fascino, ma sono tante le persone che spesso vengono da queste parti solo per fare il classico giochino del lancio della monetina con conseguente espressione di un desiderio.

Pensate che nelle giornate migliori si riescono a raccogliere all’interno della fontana sino a 3.000€!!

Ma cosa si cela nei suoi sotterranei?

Sottoterra si nasconde il Vicus Caprarius, che è una vera e propria reliquia della Roma Imperiale, e che fu scoperto solo nel 1999 durante la costruzione dell’ex Cinema Trevi. Ovviamente la costruzione dovette interrompersi quando si scoprì che lì sotto c’era molto più di quanto ci si potesse aspettare.

Da quel momento cominciò dunque il lavoro degli archeologi, che hanno portato alla luce dei passaggi sotterranei lunghi e tortuosi, nonché le fondamenta dell’antico acquedotto Aqua Virgo e i resti di una zona residenziale del I secolo d.C.

Qui erano presenti alcune abitazioni semplici, destinate alla popolazione povera di Roma.

L’acqua che dunque giunge alla Fontana di Trevi scorre lungo le antiche mura di questa struttura sotterranea ancora oggi, ma si stima che l’acqua sia passata di qua per millenni.

In seguito agli scavi sono emersi anche numerosi manufatti di grande interesse archeologico. Uno dei ritrovamenti più curiosi pare fosse un’antica collezione di monete di bronzo, che era ben nascosta all’interno di un muro e si pensa che fosse stata celata in seguito al Sacco dei Vandali del 455 d.C. Ovviamente il proprietario non fu mai in grado di recuperare il bottino.

Spuntarono poi antiche anfore che venivano usate per trasportare l’olio di oliva, alcuni mosaici murali, nonché il busto di Alessandro Helios, che oggi possono essere ammirati nel Museo sotterraneo della Fontana di Trevi.

Se decidete di venire da queste parti, vi consiglio di venire abbastanza presto la mattina o tardi nel pomeriggio, in modo da evitare la calca di turisti che di solito si affolla nella zona.

Per l’ingresso ai sotterranei è necessario l’acquisto di un biglietto. Puoi scegliere tra:


#2 I sotterranei di Piazza Navona e lo stadio di Domiziano

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Una parte dei sotterranei di piazza Navona

Oltre ad essere la città delle fontane, Roma è sicuramente anche la città delle piazze e una delle più famose in città (nonché la mia preferita) è la bellissima piazza Navona.

La zona della città è molto viva, con numerosi ristoranti e bar e un continuo via vai di persone. Che dire poi degli splendidi palazzi che attorniano la piazza e dell’incantevole Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini posta al centro? Un vero splendore.

Eppure se provate a posizionarvi al centro della piazza e a guardare la sua forma allungata, qualcosa sembra non tornare. Sembra quasi che in questo luogo prima ci fosse qualcosa che oggi non si vede più.

Ed infatti è proprio così, poiché sotto piazza Navona si nasconde l’antico Stadio di Domiziano. Si tratta di un’antica arena, che era completamente dedicata allo sport e che è quasi coeva dello stesso Colosseo.

Lo stadio venne eretto in onore dell’imperatore Domiziano e andava a completare un panorama di opere a carattere “sportivo” della città, con il Colosseo dedicato alle lotte tra gladiatori, il Circo Massimo dedicato ai giochi e lo stadio di Domiziano dedicato alle esibizioni di atletica.

Qui si allenavano e venivano disputate le gare degli sport olimpici come il giavellotto, la corsa, il salto in lungo o il pugilato.

I romani che amavano assistere alle esibizioni, si ritrovavano all’interno di un arena fatta di archi e pilastri in marmo. In alto prendevano posto le persone meno benestanti, mentre la parte inferiore era riservata agli aristocratici.

L’imperatore possedeva un posto d’onore al centro, decorato con statue e posto in maniera che tutti potessero vederlo.

Lo stadio entrò poi in disuso con il V secolo d.C., in contemporanea con l’ascesa del Cristianesimo, che considerava simili eventi e competizioni eccessivamente pagane.

E’ solo dal 2014 che lo stadio di Domiziano ha riaperto, consentendo l’ingresso ai visitatori ed entrando a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Il visitatore oggi può ripercorrere la storia di questo luogo, ammirando i resti della sua imponenza architettonica a osservando gli importanti resti rinvenuti durante gli scavi.

Anche per l’ingresso ai sotterranei di piazza Navona occorre l’acquisto di un biglietto ed è possibile scegliere tra:


#3 Le catacombe di Callisto

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Un angolo delle catacombe di Callisto

Per quanto strano possa sembrare, in realtà i sotterranei di Roma sono cosparsi di scheletri un po’ ovunque: centinaia di km sottoterra, dove centinaia di scheletri giacciono indisturbati.

Nel corso dei secoli, Roma ha vissuto numerose vicende abbastanza tragiche. Pensiamo anche solo alla persecuzione dei cristiani di Nerone e alla quantità di morti che ha causato.

E’ a partire dal I secolo d.C. che prende piede invece l’usanza della sepoltura, che ebbe un’ulteriore spinta quando il Cristianesimo prese piede nell’Impero.

E’ così che nacquero alcune delle catacombe che ancora oggi si trovano nel sottosuolo della città, come quella di San Callisto, che è forse una delle catacombe più importanti.

Queste catacombe nacquero infatti per fornire un luogo di riposo eterno ai papi e ai martiri cristiani. All’interno si trova la Cripta dei Papi, all’interno della quale si trovavano i resti di nove diversi Papi e di alcune altri importanti personaggi della storia cristiana, e la Cripta di Santa Cecilia, patrona della musica. martirizzata nel III secolo dall’imperatore Severo Alessandro.

Le catacombe ospitano al loro interno numerosi iscrizioni e antichi simboli, hanno una lunghezza di quasi 20 km che si sviluppano su quattro piani, ospitando circa mezzo milione di comuni cristiani.

Il modo migliore (e unica possibilità) per visitare le catacombe di San Callisto è quello di prenotare una visita guidata, che si rivela essere particolarmente utile per scoprire il significato delle numerose iscrizioni che si trovano all’interno.


#4 Le catacombe di Domitilla

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L’interno delle catacombe di Domitilla

Le catacombe di Domitilla furono realizzate grazie all’impulso di Flavia Domitilla, una donna appartenente alla nobiltà romana.

La donna venne esiliata sull’isola di Ventotene, a causa della sua conversione al culto cristiano, ma prima di partire riuscì a donare un suo grande appezzamento di terra per farlo diventare luogo di sepoltura dei cristiani, divenendo il cimitero più grande dell’antica Roma.

All’interno delle catacombe si trovano i resti di due importanti martiri, Achilleo e Nereo, dei soldati che vollero rifiutare violenza e spargimento di sangue, insiti nel loro lavoro e vennero uccisi durante le persecuzioni guidate dall’imperatore Diocleziano nel 304 d.C.

La loro triste storia è ricordata all’interno da incisioni sui pilastri e su un abside che venne fatto costruito dal Papa Siricio qualche anno più tardi.

Ma ciò che rende speciali le catacombe di Domitilla, rispetto alle oltre 60 catacombe presenti a Roma, è sicuramente la sua basilica risalente al IV secolo d.C.

La basilica si trova quasi completamente sottoterra ed è una delle chiese più spaventose, ma anche affascinanti che esistono al mondo intero.

Il modo migliore per godere di questa stravagante bellezza è quello di fare una visita guidata in compagnia di un esperto che vi possa raccontare tutto ciò che io ho scordato di raccontarvi.


#5 La Cripta dei Cappuccini

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L’interno della Cripta dei Cappuccini

La Cripta dei Cappuccini è uno dei luoghi più insoliti e inquietanti della città di Roma.

Si trova all’interno della Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini nei pressi di Via Veneto e al suo interno sono conservate le ossa di circa 4.000 frati cappuccini.

L’interno della cripta si divide in 5 diverse cappelle, che sono tutte decorate con le ossa dei frati.

I teschi sono sparsi un po’ dappertutto, così come le ossa e pare che fosse un modo decisamente particolare per esorcizzare la morte.

Oggi rimane sicuramente uno dei luoghi più spaventosi della città, che gli amanti del noir non potranno proprio fare a meno di visitare.


#6 La Basilica di San Clemente

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Gli scavi all’interno della Basilica di San Clemente

La basilica di San Clemente non è il sito religioso più grande, né quello più famoso della città di Roma, ma è sicuramente un sito in grado di rivelare parecchio sul glorioso passato della città.

La storia del sito fu lunga e tortuosa, se non cosparsa di mistero. Ci fu il Grande Incendio di Roma nel 64 d.C. prima, la realizzazione di una grande villa non distante dal Colosseo poi.

All’interno della villa, si ritrovavano numerosi cristiani che professavano il loro culto in segreto, perché il Cristianesimo ai tempi era completamente bandito.

Col passare dei secoli prese piede invece il culto di Mitra e i seguaci del culto si ritrovavano sempre in quest’area presso il Mitreo ad adorare il Dio.

Solo con i 313 d.C. e l’Editto di Milano, il Cristianesimo venne legalizzato e il culto di Mitra andò velocemente a decadere.

A questo punto sopra la villa e sopra lo stesso Mitreo, venne eretta la basilica di San Clemente, che però venne pesantemente danneggiata dall’invasione dei normanni e ricostruita solo nel XII secolo.

Oggi ciò che resta della basilica è visitabile e all’interno di possono ammirare gli affreschi del XII secolo, ma anche scendere nei suoi umidi sotterranei per scoprire la sua lunga e complessa storia.

E’ possibile anche ammirare i resti della basilica originaria del IV secolo con i suoi antichi affreschi e il Mitreo, luogo di culto e di sacrifici pagani.


#7 La Domus Aurea

A Roma esistono numerosi edifici decisamente interessanti da visitare, ma pochi di questi riescono a raggiungere l’imponenza della Domus Aurea, il palazzo con oltre 300 stanze, che l’imperatore Nerone decise di costruire per se.

La sua residenza cadde disgraziatamente vittima di un incendio, ma l’imperatore la fece subito ricostruire. L’edificio aveva dimensioni incredibile, coprendo la superficie dal colle Palatino sino all’Esquilino, grande circa 25 volte il Colosseo.

Si trovava all’interno di un parco enorme, dotato anche in un enorme lago artificiale, e all’interno del palazzo non mancava proprio nulla: arredi di prestigio, pareti decorate con bellissimi mosaici e centinaia di accessori di lusso per i tempi.

Gli eccessi erano uno dei tratti maggiormente caratteristici di Nerone e la sua stravaganza non lo rendeva particolarmente amato all’interno dell’aristocrazia romana. Il suo temperamento era così acceso, al punto che quando la prospettiva di perdere la sua posizione di potere divenne imminente, decise di togliersi la vita.

Da quel momento la Domus Aurea subì un lungo periodo di trascuratezza e venne completamente abbandonata a se stessa. Solo intorno alla fine del XVI secolo, un uomo che camminava da quelle parti, inciampando, riscoprì inavvertitamente la dimora di lusso di Nerone.

Da allora la casa divenne un luogo di pellegrinaggio per tutti gli artisti dell’epoca e lo stesso Michelangelo e Casanova non resistettero alla tentazione di andare a darci un’occhiata.

Oggi la Domus Aurea è finalmente visitabile ed è possibile anche farlo in compagnia di una guida esperta. Ammira il palazzo e prova ad immaginare quale potesse essere il suo antico splendore.


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