Smartphone sempre carico con un power bank per le tue vacanze

un powerbank per le vacanze

Sempre più connessi, sempre più virtuali, e, forse proprio per questo, mai slegati dalla realtà: è l’effetto smartphone che, ormai, appartiene a tutti e di cui difficilmente possiamo fare a meno, a casa come in vacanza. E lo sappiamo bene noi viaggiatori, legati ai nostri telefoni cellulari quasi come ad un amico di famiglia, tanta è l’importanza che ormai questi devices hanno nelle nostre vite.

Ovviamente, dunque, anche in vacanza, non possiamo pensare ad un smartphone scarico, incapace di aiutarci da fedele navigatore, o per trovare il ristorante migliore proprio nel posto che abbiamo scelto per trascorrere le nostre preziose ferie.

Partire con la certezza di avere i nostri dispositivi sempre carichi ci conforta, per esempio, per condividere foto e video sui social, ma anche restare in contatto con gli amici e i parenti, così come rintracciare le migliori destinazioni da
visitare E allora, che fare per essere sicuri di non rimanere mai senza carica, anche nelle escursioni più lunghe o nei luoghi più remoti? Semplice, affidiamoci ad un buon power bank!


Che cos’è il power bank?

Pur essendo già ampiamente utilizzato, non tutti, forse, ancora lo conoscono: si tratta di una batteria portatile, la quale consente di caricare in ogni luogo qualsiasi tipo di dispositivo tecnologico provvisto di porte USB, dal tablet allo smartphone sino alla fotocamera.

Si può presentare di varie dimensioni e capacità, anche provvisto di più accessi per ricariche contemporanee, per esempio, di due cellulari, indipendentemente dal modello e dal brand del vostro dispositivo.

Utile, anzi, utilissimo quando si va in vacanza, per le ovvie motivazioni che si possono comprendere e per la straordinaria facilità di utilizzo, il power bank può avere caratteristiche differenti.

Continuate a leggere se volete scegliere il migliore per le vostre esigenze, in modo da partire con tranquillità e ben accessoriati, tecnologicamente parlando!


Le caratteristiche fondamentali di un power bank

I principali requisiti che dobbiamo analizzare per l’acquisto e l’utilizzo di un power bank sono quattro, e precisamente:

  1. Capacità
  2. Dimensioni
  3. Peso
  4. Numero delle porte
    Scopriamoli insieme:

#1 Capacità

Senza entrare in dettagli troppo tecnici (siamo pur sempre “semplici” viaggiatori!), per individuare il più adatto power bank, la cui capacità è espressa in milliampereora, è necessario individuare prima quella della batteria che vogliamo ricaricare, principalmente, quindi, del nostro (o dei nostri) smartphone. Se non conosceste questo dato rintracciabile al momento dell’acquisto del cellulare,sappiate che è possibile reperirlo facilmente navigando in rete.

Vi consiglio, comunque, di non considerare esattamente la stessa potenza delle batterie sia per il telefono che per il caricatore, ma di scegliere quest’ultimo con un valore più alto, per essere sicuri della capacità reale nei confronti della ricarica che andrete ad effettuare, magari in contemporanea per più smartphone, e più volte in una stessa giornata.

Sempre meglio abbondare, almeno in questi casi.


#2 Dimensioni

Qui non c’è davvero che l’imbarazzo della scelta: dalla forma a scatoletta a quella “lipstick” (che le signore conoscono bene, perché somiglia ad un rossetto), le dimensioni e le forme di questi dispositivi spaziano, a seconda ovviamente della potenza e delle case produttrici, sempre in competizione anche da questo punto di vista, oltre che da quello della perfezione tecnologica.

Se consideriamo che il power bank si usa fuori casa e, nella fattispecie, lo stiamo analizzando per una vacanza, possiamo comprendere quanto sia importante possederne uno non particolarmente ingombrante pur se, ovviamente, a dimensioni maggiori corrispondono prestazioni più elevate.


#3 Peso

Discorso simile anche per il peso, mai eccessivo in verità, ma comunque diverso in base alle effettive necessità di ogni vacanziero: ovviamente, i dispositivi più pesanti, e quasi sempre di maggiore dimensione, consentono cariche più durature.

Se, dunque, sappiamo che durante il nostro viaggio potremo stare spesso senza la disponibilità dell’energia elettrica, oppure dovremo ricaricare più di un devices al giorno, ci conviene investire in un power bank di peso più elevato, tralasciando la comodità di un modello più leggero, ma indubbiamente meno potente.

Naturalmente, come ogni apparecchio tecnologico che si rispetti, è necessario tenerlo alla larga da sabbia, schizzi ed altri elementi simili che lo potrebbero danneggiare. Sappiate inoltre che esistono modelli che si nutrono di luce solare, utilissimi, per esempio, in campeggio o nei rifugi alpini, dove, grazie a specifici pannelli, pur se lentamente, è possibile ricaricarli senza prese elettriche, ma soltanto grazie alla natura!


#4 Numero delle porte

Anche in questo caso, è necessario sapere quanti e quali devices andremo a ricaricare con il nostro power bank, per avere la certezza di acquistarne uno con la giusta quantità di porte: una sola se abbiamo solo uno smartphone o comunque pensiamo di ricaricarne uno per volta, oppure con più porte USB, standard o micro, per una contemporaneità di potenza. In ogni caso, anche se vi ho appena indicato la possibilità di una sola porta, sappiate che è sempre presente anche quella per ricaricare, in primis, lo stesso power bank che, diversamente, non potrebbe svolgere il compito che la tecnologia gli ha conferito…


È possibile portare il power bank nei viaggi in aereo?

Come quasi tutti i dispositivi elettronici, anche questo caricatore contiene batterie agli ioni di litio, che se danneggiate, o anche surriscaldate, potrebbero, nella peggiore delle ipotesi, causare incendi e persino esplosioni. Ecco perché, in aereo, questo tipo di batteria è inserita fra i materiali pericolosi, in base agli enti che regolano la sicurezza dei voli. Ciò non significa che sia vietato portare un power bank in un viaggio aereo, ma è importante rispettare regole e limiti imposti dalle compagnie.

Questi ultimi impongono la possibilità di salire a bordo, senza nessuna richiesta di autorizzazione, con dispositivi provvisti di batterie agli ioni di litio che non superino i 100 Wh di energia massima, ed è fondamentale non inserirli in valigia per la stiva a bordo, ma soltanto nel bagaglio a mano.

Anche eventuali potenze maggiori, tra i 100 e i 160 Wh, potrebbero essere caricate, ma in questo caso è necessario chiederne il nulla osta alla compagnia aerea, meglio se con qualche giorno di anticipo.

Alcuni brand, infine, fra i più affidabili nel settore tecnologico, attestano di seguire, nel collaudo dei loro power bank, le linee guida UN38.3, un ciclo di test (UN Transport Test 38.3) che include diverse simulazioni di rischio, al fine di assicurare il trasporto dei propri dispositivi senza incidenti per via stradale, acquatica e, appunto, anche aerea.
Una certezza in più, per i prodotti di qualità.


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