Perché non piove nel Pantheon a Roma?

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Il Pantheon di Roma è forse uno dei più bei monumenti che la città eterna nasconde all’interno delle sue strade.

Forse solo il Colosseo e i musei Vaticani posseggono la stessa fama di questo splendido pezzo di storia posto all’interno della Capitale.

Esiste una strana diceria su questo monumento che è oramai molto diffusa in tutta Italia. Pare che quando piove a Roma, l’acqua non riesca a penetrare all’interno del Pantheon, nonostante la presenza di un’apertura nella Cupola.

Cerchiamo dunque di capire se è proprio vero che quando piove, la pioggia non riesca ad infiltrarsi all’interno del Pantheon.

La cupola del Pantheon

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Una delle principali caratteristiche del Pantheon è la sua grande cupola. E’ forse la parte del monumento che più colpisce quando lo si osserva, questa è infatti la cupola di calcestruzzo più grande esistente al mondo e rappresenta un vero e proprio capolavoro ingegneristico!

Se si è in vena di paragoni, si può semplicemente pensare che il diametro della cupola è di ben 43,3 metri (niente male eh?), mentre la cupola della basilica di San Pietro in Vaticano ne misura solo 42.

Tutto ciò potrebbe forse non stupire oggi giorno, ma se poi si pensa che questa costruzione risale ben al II secolo d.C. allora tutto ciò dovrebbe far riflettere.

Fu l’imperatore Agrippa ad ordinarne la costruzione nel I secolo d.C., ma la cupola e un’intensa ristrutturazione dell’opera sono dovuti all’imperatore Adriano.

Tornando al vero tema di questo articolo, la cupola ha una costruzione alquanto singolare.

Si tratta di un insieme di diversi materiali, tra cui il tufo, che costituiscono un ottimo calcestruzzo e che ha consentito alla cupola di innalzarsi sino a ben 21 metri.

Al centro della cupola è tuttavia rimasto un foro dal diametro di ben 9 metri, che si usa chiamare oculus.

L’oculus ha varie ragioni di esistere, alcune strutturali, altre invece funzionali.

Innanzitutto esisteva il forte rischio che la cupola venisse a pesare troppo se non fosse stato previsto l’oculus e che potesse cedere a causa dell’eccessivo peso.

In secondo luogo l’oculus lasciava la possibilità di osservare il cielo dall’interno della costruzione, consentendo studi astronomici.

Inoltre aveva una forte valenza simbolica, rappresentando il voluto contatto dell’umano col divino che si manifestava anche col fascio di luce che nelle giornate di sole inonda l’interno della costruzione.

 

Perché la pioggia non entra all’interno del Pantheon

Il fenomeno che si crea quando piove su Roma è alquanto singolare. In tanti parlano di un “effetto camino” che si crea all’interno del Pantheon che consisterebbe nella nascita di varie correnti ascensionali, le quali incontrando le gocce di pioggia, le frantumano.

In questo modo, quando all’esterno piove, si ha la sensazione che all’interno non piova o che almeno piova molto meno.

Sul pavimento dell’opera sono inoltre presenti piccoli fori di scolo che impediscono all’acqua di accumularsi e formare pozzanghere.

Ecco dunque spiegato il mistero. Non è che proprio non piova al suo interno, ma sicuramente la quantità di acqua che cade dall’apertura di 9 metri sul soffitto è minore rispetto a tanti altri luoghi.

Non rimanendo poi l’acqua sul pavimento, questa sensazione viene fortemente accentuata.

Visitare il Pantheon sotto la pioggia

Questa simpatica storiella è in realtà uno dei motivi per cui consiglio vivamente di visitare il Pantheon durante le giornate di pioggia, in modo da vivere di persona questa stupenda sensazione.

Qualora vogliate andare a visitare il monumento esiste la possibilità di acquistare online il biglietto, in modo da evitare inutili attese all’ingresso. Clicca qui per scoprire maggiori dettagli.

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