Perché i pali di Venezia non marciscono?

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Tutti conosciamo quella splendida città che è Venezia. Una città che tutto il mondo ci invidia e che tutti dovremmo visitare almeno una volta nella vita, poiché si tratta veramente di un luogo unico al mondo.

Come tutti sappiamo Venezia nasce sull’acqua, all’interno di una splendida laguna. Da sempre Venezia lotta contro le acque che la circondano e che ne mettono in crisi la sua stessa esistenza, a causa dell’erosione che queste provocano sul suo territorio.

E’ questo il motivo che ha ad esempio dato vita a quel tanto discusso progetto che è il MOSE, di recente messo in funzione per la prima volta, che dovrebbe salvaguardare la città e la sua laguna.

Negli anni la città ha voluto lentamente allargarsi e, per ottenere ciò, ampie zone di laguna sono state riempite di terra e rese edificabili.

Ma questo lavoro non era certo cosa semplice, poiché il terreno andava reso stabile e in grado di accogliere delle abitazioni. Per questo motivo i Veneziani erano soliti posizionare all’interno del terreno dei possenti tronchi di legno, che lo aiutavano a divenire più stabile.

Leggendo L’Atlante Storico della Serenissima, si poteva ad esempio leggere:

Le fondamenta di tutti gli edifici si fanno di fortissimi pali di quercia o di rovere, che dura eternamente sotto l’acqua… Questi fitti con forza nel terreno e poi fermati con grosse traverse, et ripieni tra palo et palo con diversi frammenti di sassi e cementi, fanno per coagulazione et presa fondamenta stabili et ferme.

Una volta posizionati questi possenti tronchi, si poteva procedere a costruire edifici in verticale.

La città è quindi sorretta da una fitta trama di tronchi che giacciono sulle sue fondamenta e ne costituiscono l’anima nascosta agli occhi dello spettatore.

Il risultato di questo lavoro certosino, è una città capace di adattarsi alla perfezione ai movimenti del terreno, flessibile ed elastica.

Il dubbio a cui spesso però si fatica a trovare una risposta è relativo al come questi tronchi di legno conficcati nel terreno e in perenne contatto con acqua e umidità non marciscano. Cerchiamo di capirne insieme il perché.


Per quale motivo i pali di Venezia non marciscono?

Che il legno a contatto con l’acqua lentamente proceda verso la decomposizione divenendo via via sempre più flebile e meno resistente è una cosa agli occhi di tutti.

Chiunque di noi nel corso della propria vita ha vissuto con le proprie mani il fenomeno della decomposizione del legno. Ma allora perché i pali di Venezia non marciscono mettendone a rischio la sua stessa stabilità?

Acqua e legno si sa sono due elementi che non dovrebbero stare insieme, proprio perché dall’unione dei due elementi si avvia il processo di decomposizione.

Ecco quindi come i pali in legno nelle fondamenta di Venezia sono stati interrati in modo tale che è molto difficile per questi entrare in contatto con l’ossigeno, che alimenta i batteri che rendono possibile il processo di decomposizione.

I pali si trovano infatti su fondi di fango all’interno dei quali, l‘ossigeno non riesce a penetrare e la reazione chimica non può avvenire. Questo è poi il motivo per cui le fondamenta della Serenissima sono stabili e fermi, senza che sussista il pericolo di un loro deterioramento.


Da dove arriva il legno delle fondamenta di Venezia?

Il legno di quercia usato per la realizzazione delle fondamenta della Serenissima arrivava dalle zone di Treviso, dal Friuli e da alcune zone dell’Istria.

Il legno di larice e abete giungeva dai monti della Valsugana in Trentino, dalle zone di Bassano del Grappa e dal Cadore in Veneto, trasportato lungo i fiumi Adige, Brenta e Piave.


Quanti pali sostengono la città di Venezia?

Venezia fu in origine costruita sopra 100 isole che man mano vennero unite in un processo che ha permesso di rendere abitabili ampie zone precedentemente paludose.

Il conficcare pali per circa 8 metri al di sotto del terreno ha reso possibile che questo terreno divenisse poi edificabile.

Quantificare il numero di pali che attualmente si trovano nelle fondamenta di Venezia è cosa impossibile, ma sicuramente possiamo stimare alcune migliaia di pali al suo interno.


Che cos’è la briccola?

Col termine briccola o bricola in veneziano si indica un elemento tipico della città, costituito da due o più grossi pali di legno di larice legati tra di loro e posti sull’acqua incastonati sul fondale.

Il suo scopo è quello di segnalare alle barche il livello dell’acqua, segnando il percorso migliore da seguire per evitare problemi durante la navigazione ed evitando che queste si arenino in fondali eccessivamente bassi.

Spesso a Venezia si incontrano briccole costituite da ben 5 pali e un palo centrale che prende il nome di Dama. Questa indica l’inizio di un canale della laguna.

La vita media delle briccole è abbastanza lunga, ma dopo un determinato periodo di tempo occorre sostituirle perché stando costantemente al contatto con l’acqua si deteriorano.

Dal legno delle vecchie briccole, alcuni artigiani locali creano poi delle opere d’arte che possono essere acquistate in laguna.


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3 commenti su “Perché i pali di Venezia non marciscono?”

  1. Guarda su Google immagini :
    Danni causati dai Teredinidi al legno sommerso, e vedrai le Bricole perche’ si sostituscono o meglio si sostituivano…ora ci sono dei prodotti protettivi.

  2. Che articolo molto interessante! Non avevo mai sentito questa curiosità su Venezia, o meglio forse è una domanda che ci si fa poco, incantati difronte alla bellezza della città.
    E’ incredibile vedere come sia stata pensata nel dettaglio, dopo questa è confermato: Venezia è una città unica al mondo!

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