Berlino è una delle più belle città che io abbia mai visto e mi sta particolarmente a cuore, poiché qui ho conosciuto la mia splendida moglie.
Ho avuto la fortuna di frequentarla in due diversi anni, entrambe le volte per un mese intero. In questo periodo sono riuscito ad entrare bene in contatto con la vita cittadina e a conoscere un pochino delle abitudini dei suoi abitanti.
C’è una cosa che tanto mi ha colpito nei primi giorni della mia frequentazione della città. E’ una cosa per l’Italia abbastanza stravagante, perché nello stivale non mi è effettivamente mai successa.
Andando al supermercato, dopo poche volte, ho infatti notato che mi veniva addebitata una somma abbastanza piccola (anni fa era intorno ai 20/25 centesimi, forse oggi è cambiato) per ogni bottiglia in vetro o plastica che acquistavo.
Il vuoto a rendere in Germania o Pfand
Dopo anni di frequentazione del mondo tedesco, ho capito che quella piccola somma si chiama in tedesco Pfand. Il Pfand altro non è che una sorta di “tassa” che si paga in caso di acquisto di qualcosa, il cui contenitore è vittima di “vuoto a rendere”.
Detto in parole povere, per ogni bottiglia in vetro o plastica acquistata, bisogna pagare una piccola cifra.
Questa piccola cifra ci viene restrituita una volta riportata in negozio la bottiglia stessa. In ogni supermercato tedesco è infatti attivo un distributore automatico, all’interno del quale è possibile inserire le bottiglie.
Il macchinario scansiona la bottiglia ed emette uno scontrino, dal quale risulta un credito del supermercato nei vostri riguardi.
Questo credito può essere emesso come “sconto” alla successiva spesa, ma anche essere pagato in contanti alla cassa.
Questa è sicuramente una scelta con forti conseguenze dal punto di vista ecologico, poiché ovviamente il consumatore ha tutto l’interesse nel non gettare per strada né in un bidone la bottiglia come fosse un rifiuto, ma di riportare la stessa al supermercato ed ottenere il rimborso del Pfand pagato.
Ci sono però alcune conseguenze dal punto di vista sociale che vediamo nel prossimo paragrafo.
Perché a Berlino e in Germania si raccolgono le bottiglie da strada?
La prima volta che mi capitò di imbattermi in una persona che raccoglie bottiglie fu in occasione di una grigliata in un parco di Kreuzberg a Berlino.
Facemmo una bella grigliata in compagnia, bevendo ovviamente anche qualche birra.
Ad un certo punto, un senzatetto si avvicinò a noi. La cosa mi parve strana, ma subito mi accorsi che ci chiese se avessimo delle bottiglie da buttare.
Una volta raccolte le bottiglie si allontanò e riprese la sua strada.
Qui cominciai a capire che in realtà le bottiglie a Berlino avevano un valore e cercai di prestare maggiore attenzione alla questione.
Ben presto mi accorsi come in città le bottiglie abbandonate fossero veramente poche e come ci fosse un vero esercito di persone, che girava l’intera alla città alla ricerca di bottiglie.
Il ruolo che queste persone svolgono non va certo dimenticato. Questi infatti hanno una funzione ecologica incredibile eliminando dalle strade tonnellate di spazzatura ogni giorno.
Provate a camminare per Roma e contare quante bottiglie sono dimenticate dai turisti per strada e capirete subito la portata di questa faccenda.
Conclusioni
Questa breve storia è la dimostrazione di come scelte piccole e modeste possano avere dei risvolti incredibili in termini di ecologità e pulizia delle nostre città.
Il Pfand è oramai una consuetudine in Germania e nessuno ci presta più attenzione.
Dover sborsare degli spiccioli in più non ha infatti alcun effetto sull’economia personale delle persone, anche perché quanto versato viene poi rimborsato a dovere.
Questa situazione toglie anche numeroso lavoro nel riciclaggio di plastica e vetro, poiché la raccolta domestica diventa senza dubbio molto inferiore in termini di quantità di rifiuti da raccogliere.
La domanda che sempre mi rimane nella testa è: perché un modello così virtuoso ed efficace di economia green non attecchisce in Italia?
Ai posteri l’ardua sentenza, ma a mio avviso anche in Italia, il Pfand è il benvenuto!
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