Sporche verità: la (non) diffusione del bidet nel mondo

Sporche verità la (non) diffusione del bidet nel mondo

Il bidet o bidè o ancora in italiano antico bidetto è un accessorio che noi tutti conosciamo, ed è fortemente radicato nella cultura italiana come parte integrante della quotidiana igiene. Ma parliamoci chiaro, se sei arrivato su questa pagina è perché anche tu come me sei un viaggiatore. Allora proviamo un attimo a porci la domanda “in quali paesi che hai visitato nel mondo hai trovato un bidet?”.

La risposta è semplice: “nessuno” (o quasi). 

Come può un oggetto che noi italiani consideriamo così indispensabile essere ignorato in gran parte del mondo?

La risposta a questa domanda ha sicuramente origini nella cultura di un popolo, le abitudini radicate in un territorio possono essere facilmente completamente ignorate in un altro. Il principio è semplice da capire se si pensa che esistono popolazioni che mangiano i cani o nelle quali è diffusa la poligamia, tutti fatti che in Italia ripudiamo con forza.

Proviamo a guardare nel dettaglio l’attuale diffusione del bidet nel mondo.

Origini del bidet

Come tutti sappiamo il bidet è un accessorio in ceramica (ormai prodotto quasi esclusivamente in Italia) diffuso nella penisola e utilizzato per l’igiene intima. L’origine del bidet si fa risalire alla regina Maria Carolina d’Asburgo-Lorena che pare volle nel suo bagno nella Reggia di Caserta un bidet per la sua personale igiene intima. Ad oggi l’uso del bidet pare relegato alla sola penisola italica, dove non manca in nessuno dei suoi bagni. L’Italia ha fatto del bidet una vera e propria bandiera, al punto tale che pare abbastanza bizzarro il fatto che questo strumento non si sia diffuso in quasi nessuna altra parte del mondo, considerando la forte emigrazione che il nostro paese ha conosciuto nei secoli verso numerosi paesi del mondo.

Il nome è di derivazione francese, anche questo un fatto molto strano. Girano voci che il bidet sia diffuso nel 40% delle abitazioni francesi, ma per esperienza personale posso dire che questo dato sia più che ottimista, visto che nei miei vari viaggi in Francia non ne ho mai visto uno e che, mia sorella, da tempo residente nei sobborghi di Parigi, ha aspettato diversi mesi per vedersene recapitare uno nella sua nuova casa.

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Il bidet in Francia

Come brevemente accennato in precedenza, la parola bidet è di evidente derivazione francese. E’ proprio in Francia che il bidet è nato e si è diffuso intorno al 1600. Il suo nome significa pony, probabilmente per la posizione che bisogna assumere per utilizzarlo. Si conosce anche il nome del suo inventore, un certo Christophe de Rosiers, che ne installò uno nelle Reggia di Versailles, abitazione dei reali francesi. Inizialmente l’invenzione si diffuse abbastanza in fretta, arrivando ben presto a contare ben 100 esemplari. Tuttavia la sua fama declinò presto, anche per via delle leggendarie abitudini avverse dei reali francesi nei confronti dell’igiene intima. Voci affermano che il Re Sole si lavò sole tre volte nella sua vita per via della sua paura di contrarre malattie. 

In Francia inizia poi il malsano collegamento tra bidet e prostitute che pare utilizzassero di buon grado l’accessorio. Da qui inizierà uno strano legame tra il bidet e i bordelli che sarà sicuramente causa del suo poco successo.

Il bidet negli Stati Uniti D’America

Negli USA vale più o meno lo stesso discorso: il bidet è poco diffuso. Gli americani entrarono a conoscenza del bidet durante la seconda Guerra Mondiale. Ma anche in questo caso, la sua fama era legata alle prostitute e ai bordelli, forse proprio per questo motivi gli americani non si innamorarono di questo strumento.

Tuttavia negli ultimi anni pare che sia in corso un’inversione di tendenza, tale che il bidet sta ricevendo un notevole successo negli USA. Pare che le vendite nel corso del 2016 siano aumentate del 30% e che la curva delle vendite continui a salire. Date un occhio se volete a questo articolo dell’Huffington Post. Una tendenza che lascia ben sperare per il futuro.

Chi usa il bidet nel mondo?

Veniamo ora a capire se esiste un altro stato del mondo che abbia così a cura l’igiene intima come l’Italia. 

Nel Nord Europa, il bidet è completamente sconosciuto. Se dovete recarvi in visita, armatevi di pazienza e fatevi una doccia. Non esistono altre soluzioni.

Se passiamo all’Europa mediterranea, pare che in Spagna e Portogallo ci sia qualche speranza di trovare un bidet, ma non è cosa garantita al 100%. In Portogallo bisogna ammettere che è molto diffuso, pare che si arrivi al 92% dei bagni dotati di bidet. In Grecia per esperienza potete tendenzialmente scordarvelo.

In America Latina curiosamente è capillare in Argentina, ma molto meno diffuso nel resto del continente. 

Per ciò che riguarda l’Asia è il Giappone ovviamente a far da scuola. Qui i bidet sono diffusi anche nei bagni pubblici e sono molto tecnologici e innovativi. In Giappone è garantita un’igiene perfetta: se non c’è il bidet, è lo stesso WC a garantire entrambe le funzioni, magari con un po di musica.

Nel resto del mondo, il bidet rimane un perfetto sconosciuto!

Cosa fare se non si ha un bidet in vacanza?

La mancanza del bidet è una cosa che a noi italiani manda su tutte le furie, tuttavia quando si viaggia è cosa molto comune. Allo stesso modo gli stranieri che arrivano in Italia rimangono confusi alla vista di questo strano congegno, del quale ignorano funzioni e vantaggi. Basta guardare quante ricerche in lingue straniere vengono effettuate su Google per capirne il funzionamento.

Cosa fare se siamo in vacanza e non abbiamo un bidet in bagno? Anche qui la risposta non è tanto complicata. Come mia moglie insegna si può usare la doccia, anche per sciacquare solo una parte del corpo. In secondo luogo, oggigiorno le salviette umidificate sono diffuse ovunque: armiamoci di pazienza ed iniziamo ad usarle.

Se questa risposta non ti soddisfa, allora ho un’altra soluzione per te, adatta specie a coloro che intendono rimanere all’estero a lungo. Esiste infatti un doccino che è possibile collegare al rubinetto del lavabo e svolge alla perfezione il suo lavoro. Si trova facilmente nei maggiori store del web. Unico problema? Se il lavabo è troppo distante dal WC (o addirittura i due strumenti sono in due stanze diverse come spesso accade in Francia), allora non c’è speranza che funzioni. Costa anche pochissimo, dai un’occhiata su Amazon cliccando sul bannerino che segue, acquistarlo è molto semplice e può fare la differenza 🙂

Concludo con l’auspicio che il bidet riesca a conquistare in tutto il mondo l’attenzione che merita e che inizi finalmente la sua diffusione capillare. Amici stranieri, credetemi: la vostra vita non sarà più la stessa!

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3 commenti su “Sporche verità: la (non) diffusione del bidet nel mondo”

  1. Questo è il mio pensiero:
    Il grado di civilizzazione di un popolo è direttamente proporzionale al suo uso del bidet, tutto il resto è fuffa!

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